Cos’è l’amianto e perché è stato utilizzato così tanto?
L’amianto è un minerale fibroso utilizzato in oltre 3000 prodotti differenti, grazie al basso costo e alle sue caratteristiche fisiche ottimali. È stato impiegato in particolare nell’industria, nell’edilizia e nei trasporti, per realizzare:
- isolamenti termici e acustici;
- coperture di edifici;
- materiali per coibentazione;
- prodotti fonoassorbenti;
- frizioni e freni nei mezzi di trasporto.
Dal 1994 in Italia, la produzione e la commercializzazione dell’amianto sono state vietate, ma molte strutture ed edifici, sia pubblici che privati, contengono ancora questo materiale pericoloso.
Dove si trova l’amianto?
La presenza dell’amianto si riscontra in vari settori e si distingue tra amianto friabile e amianto compatto. Quello friabile è particolarmente pericoloso poiché può rilasciare facilmente fibre nocive nell’aria, mentre l’amianto compatto è più stabile e meno suscettibile alla dispersione di particelle.
Nonostante questa differenza, rimane sempre amianto ed è da considerarsi pericoloso e quindi da debellare.
Andremo ora quindi a vedere in quali settori è stato largamente usato.
Edilizia e abitazioni private
L’uso massiccio dell’amianto è avvenuto nel settore edilizio, soprattutto tra il 1965 e il 1983. È possibile trovare amianto in molte componenti di edifici industriali e residenziali:
- coperture in cemento-amianto (Eternit): lastre ondulate o piane sui tetti di capannoni, garage e edifici industriali;
- canne fumarie: realizzate in cemento-amianto;
- serbatoi d’acqua e tubature: utilizzati per il trasporto di acqua calda e fluida;
- pareti divisorie e controsoffitti: soprattutto in edifici prefabbricati come scuole e ospedali;
- pavimenti in vinil-amianto: ampiamente utilizzati in passato per la loro resistenza e facilità di posa.
Molti edifici, soprattutto nelle regioni più industrializzate del Nord Italia, come Lombardia, Piemonte e Liguria, contengono ancora amianto. Secondo recenti stime, circa 370.000 strutture presentano materiali con amianto, soprattutto in aree industriali e pubbliche.
Siti industriali e trasporti
L’industria è un altro settore in cui l’amianto è stato ampiamente utilizzato, sia come isolante termico che per la costruzione di macchinari e strutture. Ad esempio:
- centrali termoelettriche e impianti chimici: l’amianto veniva utilizzato per isolare termicamente tubi e condotte;
- capannoni industriali: coperti con lastre in cemento-amianto;
- treni, navi e autobus: per rivestimenti isolanti, guarnizioni, freni e frizioni.
Anche nel settore dei trasporti l’amianto ha avuto un ruolo importante, soprattutto per la sua resistenza al calore. Le guarnizioni e i freni dei veicoli, come treni e autobus, spesso contenevano amianto, così come i rivestimenti ignifughi utilizzati su navi e altri mezzi di trasporto.
Come si può capire se in una casa c’è l’amianto?
Non è raro trovare amianto anche in abitazioni private, soprattutto in strutture costruite prima degli anni ’90. L’amianto può essere presente:
- nel bagno e lavanderia: nelle pareti, nei soffitti e nei pavimenti;
- in cucina: nelle tubazioni idriche, nei pavimenti in vinile e nei quadri elettrici;
- all’esterno: nei tetti, nei capanni da giardino e nelle recinzioni.
Per capire se anche nella tua abitazione c’è questo materiale pericoloso puoi avvalerti del tecnico qualificato per la valutazione dell’amianto di BCM Coperture per fare una prima indagine della situazione.
Come fare per riconoscere l’amianto?
Riconoscere la presenza di amianto in un edificio non è semplice, soprattutto perché molti materiali che lo contengono non mostrano segni evidenti. Tuttavia, esistono alcuni indizi che possono suggerire la presenza di amianto, come:
- materiali friabili: tendono a sgretolarsi facilmente, come l’amianto friabile utilizzato in coibentazioni e isolamenti;
- coperture in cemento-amianto: presenti spesso sotto forma di lastre ondulate o piane;
- pavimentazioni in vinil-amianto: usate in molte abitazioni degli anni ’60 e ’70.
Per accertarsi della presenza di amianto, è sempre consigliabile rivolgersi a professionisti del settore come BCM Coperture, in grado di effettuare analisi specifiche e, in caso di conferma, avviare le operazioni di bonifica e smaltimento.
Cosa fare quindi in presenza di amianto?
Se sospetti la presenza di amianto in un edificio o in un’abitazione, è fondamentale evitare qualsiasi intervento fai-da-te. Le operazioni di rimozione e smaltimento devono essere eseguite da ditte specializzate, autorizzate a trattare il materiale in conformità con le normative vigenti.
In Italia, la legge prevede un processo regolamentato per la bonifica dell’amianto, che può includere il suo incapsulamento, ossia il trattamento con prodotti che impediscono la dispersione delle fibre, oppure la rimozione e lo smaltimento in discariche apposite.
L’amianto è ancora largamente presente in molte strutture italiane, e la sua pericolosità per la salute umana rende necessaria una maggiore consapevolezza su dove si trova e su come riconoscerlo. Che si tratti di un tetto in Eternit, di una vecchia pavimentazione in vinil-amianto o di tubazioni coibentate, è fondamentale rivolgersi a esperti per la valutazione e l’eventuale bonifica del materiale. Solo così si può garantire la sicurezza per le persone e l’ambiente.
Dove si trova l’amianto oggi?
L’amianto oggi si può trovare in molti settori tra cui: case, azienda, industri e capannoni ma anche in apparecchi elettrici e oggetti di uso quotidiano.
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